sabato 21 aprile 2018


IL CIBO CHE TENTA
La bulimia è un forte disturbo che porta sempre a mangiare; anche quando non vorresti.

La BULIMIA  è un disturbo dell’ alimentazione caratterizzato da molte ripetute abbuffate alimentari, una stima di sé eccessivamente influenzata dalla forma e dal peso del corpo, comportamenti che esprimono una mancanza dovuta all’ansia, paura, depressione, incertezza… per evitare che si ingrassi. La BULIMIA si manifesta spesso nelle giovani donne, di età compresa tra i 12 e i 35 anni, anche se oggi l'età si è abbassata a comprendere anche giovanissime e interessa anche gli uomini. 
Si manifesta con un’ assunzione sfrenata di cibo, preceduta da una forte ansia che induce a consumare qualsiasi alimento. Le crisi di BULIMIA sono spesso alternate a periodi di normale regime alimentare o addirittura di anoressia (un altro disturbo che ha quasi gli effetti contrari). Spesso le crisi bulimiche sono notturne e comportano l’ assunzione di cibo di nascosto; il bulimico, dopo essersi abbuffato è assalito da un grande senso di colpa che lo porta a provocarsi  il vomito o ad assumere integratori a base di erbe per evacuare.  Il vomito indotto può portare a cause gravissime: la caduta dei denti, rottura di capillari sul viso, corrosione dell’ esofago e dell’ intestino, ulcere gastrointestinali,  etc. La BULIMIA non è mortale, ma è una malattia gravissima a livello psicologico per il senso di insicurezza e spesso è associata ad altri disturbi. I segnali importanti da non sotto valutare per riconoscere quando una persona è bulimica sono: se mangia spesso fuori orario, mangia in fretta, si alza spesso di notte per mangiare, sottrae cibi dalla dispensa e subito dopo mangiato si sente in colpa e ha crisi depressive; dopo aver mangiato si chiude in bagno e si procura il vomito.  Una volta presa coscienza di avere un problema serio da risolvere, il soggetto bulimico, anche facendosi aiutare da un equipe di medici, potrà essere rieducato ad avere un corretto rapporto con il cibo e con il suo corpo e finalmente  riuscirà a guarire da questa malattia.
             
Rebecca Giaquinto
Alessandra Izzo
2^D