sabato 21 aprile 2018

Un soffio di follia


Mi sono sempre piaciute le fiabe, sin da piccola. Non le versioni raccontate dalla Disney, ma le versioni originali. Come la vera versione di Cenerentola. Sapete che le sorelle per far in modo che la scarpetta le entrasse si tagliarono le dita e i talloni? Oppure sapete che la storia di Cappuccetto Rosso inizialmente non aveva un lieto fine? Beh, viste da questo punto di vista le storie non sono più così allegre. Ho sempre odiato il finale “e vissero felici e contenti” perché  ”e vissero felici e contenti” in realtà non esiste. 
A volte ho voglia di ridere. Rido senza senso. Le persone mi guardano male ma a me non importa. A volte non capisco le persone. Forse molte volte. Mi piace guardare le persone. Mi piace osservare tutto. Mi piace guardare i particolari di ogni cosa a volte mi soffermo per così tanto che le persone mi guardano male. Certamente vedere una persona immobile con lo sguardo nel vuoto non è una cosa che si vede spesso. Tutti mi dicono che ho la testa fra le nuvole, ma io ho sempre i piedi per terra. E’ solo che mi piace pensare. Mi piace girare su me stessa per poi stendermi sul pavimento e vedere tutto ruotare come i pensieri nella mia mente. Non si fermano mai. Mi piace guardare il soffitto. Passo le ore a guardarlo. Quando dico queste cose alle persone mi ritengono strana. Strana? Perché “strana”? Se parlassi dei miei pensieri forse spaventerei le persone. Mi direbbero che sono matta, che sono pazza. Ma cos’é la pazzia? E se i veri pazzi non fossero i pazzi ma i “normali”? Ve lo siete mai chiesti? Ma poi, chi sono i normali? Esistono i normali? Forse, sono quelle persone che non vogliono ammettere di essere pazze. Ancora non riesco a capire cosa ci sia di sbagliato in un pazzo. E’ pazzo chi ha dei comportamenti diversi? Chi non segue la massa? Chi vuole essere se stesso e dimostrare chi realmente è? Questo è un pazzo? E anche se fossi pazza? Le persone pazze sono vere, semplicemente non hanno paura di essere se stesse.
Giulia Del Greco 
III G